lunedì 15 marzo 2010

Espugnata Castelfranco, sfatato il tabù

Ci sono voluti 101 anni per rompere la maledizione, ma il Treviso è finalmente riuscito a far suo il derby della Marca in casa del Giorgione. In effetti le uniche due vittorie biancocelesti erano arrivate in incontri valevoli per la Coppa Italia di serie C, mai in una gara di campionato, molto più importante, molto più sentita dai tifosi. A essere sinceri, la partita di ieri non aveva il fascino delle sfide in serie C2. Purtroppo, Giorgione e Treviso, le regine del calcio trevigiano, sono lontane dai primi posti, e salvo miracoli non riusciranno ad ottenere la promozione in D. Ma quella del Comunale è stata comunque una partita vera, sentita dal pubblico accorso numeroso (parliamo di Eccellenza veneta) per non perdersi una sfida che mancava da quattordici anni. Alla fine, anche un pò a sorpresa, il Treviso ha battuto il Giorgione, alla terza sconfitta consecutiva dopo LiaPiave e Union CSV. Al contrario, i ragazzi di Zanini per la prima volta in stagione hanno colto il terzo successo in tre partite e si sono allontanati ancora un pò dalla zona retrocessione dove sono rimasti invischiati per buona parte del campionato...
Successo meritato, ma se la partita fosse finita in pareggio il Giorgione non avrebbe rubato nulla. Parte forte il Treviso che nella prima mezz'ora ha le occasioni migliori per sbloccare il risultato con Sagna e Robelli, tanto che solo la prontezza di riflessi dell'ottimo Tamai salva il risultato. Dall'altra parte il Giorgione va vicino al gol con capitan Gazzola, ma soprattutto si vede annullare un gol in fuorigioco di Dissegna. Qualche minuto dopo è proprio il numero 9 rossostellato a dover lasciare il campo: l'attaccante, contrastato da due difensori, salta per controllare una palla aerea, ma appoggia malamente il piede e s'accascia dolorante. Per lui un serio infortunio al ginocchio. Al suo posto Mason, di nuovo in campo dopo la buona ma inconcludente prova di Conegliano. Nel frattempo, il clima si scalda. Favaro sfrutta la propria velocità in contropiede e viene trattenuto, ma l'arbitro e il guardalinee non vedono, il numero 11 protesta troppo platealmente, e si becca il giallo. Pochi minuti dopo la stessa scena, ma questa volta il fallo è netto, da ultimo uomo, tuttavia Peruzzo si becca solo un giallo. L'arbitro si ripeterà nei secondi finali della prima frazione ma a parti invertite, ammonendo Bruniera, che nelle stessa azione si infortuna lasciando il posto a Beghetto. Un minuto prima l'azione più contestata della gara, il gol del vantaggio di Sagna in sospetto fuorigioco.
Nella ripresa, dominio dei padroni di casa per i primi venticinque minuti. Il gol del pareggio arriva quasi subito grazie a una splendida incornata del bomber Gazzola, che così raggiunge proprio Favaro e Tormen della Feltrese in testa alla classifica dei marcatori. Il Treviso sembra soccombere, e al 22' rischia di capitolare quando Niero si trova da solo davanti a Pezzato. E' un rigore in movimento, ma l'attaccante rossotellato, come il suo omonimo del Dolo due mesi fa, si fa ipnotizzare da un super Pezzato. Il Giorgione si spegne, il Treviso si risveglia, e ancora una volta sfrutta in contropiede la velocità di Favaro e Sagna. Proprio il senegalese si procura un rigore (leggere spinta di un difensore castellano), ma il pessimo fischietto Marton di Mestre dimostra di non essere in giornata e lo ammonisce per simulazione. Il Treviso ci crede, Favaro spinge sulla sinistra e si procura un fallo. La punizione non è perfetta, un tiro debole rasoterra, che però viene rimpallato e raccolto da Sagna che prova un rovesciata. La prodezza non riesce, anche il suo tiro è respinto, ma la palla è raccolta da Alberto Balzan che indovina il tiro della vita. Il pallone supera Tamai, si stampa sulla traversa ma entra in porta: pochi metri più in là esplode il boato dei numerosissimi tifosi biancocelesti. Nell'ultimo quarto d'ora il Treviso va più volte vicino al terzo gol, mentre il Giorgione non trova il pareggio nell'ultima azione utile, quando Pezzato para agevolamente una punzione dal limite. Al triplice fischio è un tripudio per i tifosi trevigiani giunti a Castelfranco. Con questa vittoria il Treviso si conferma la miglior squadra della seconda parte del campionato, e ciò non può che aumentare il rammarico per aver sprecato l'intero girone di andata. Inutile chiedersi dove sarebbero i biancocelesti se Zanini si fosse seduto in panchina un pò prima, conosciamo tutti la risposta...
Mercoledì il recupero con il Sottomarina, reduce dall'impresa dell'Opitergium e alla ricerca di punti per accorciare il distacco dalle furie rosse.
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