venerdì 30 aprile 2010

Edo Mestre-Treviso: il prepartita

Quello di domenica scorsa è stato, come avevamo auspicato, un buon congedo dal Tenni, dato che il Treviso ha ritrovato quella vittoria che mancava da un mese e mezzo. Ora ci si avvia malinconicamente verso un finale di stagione che vede due trasferte impegnative, anche se con due squadre con motivazioni e posizioni di classifica molto diverse. Se la chiusura sarà in casa della Feltrese, che con i biancocelesti e il Ponzano si gioca la possibilità di chiudere al quarto posto, il prossimo impegno per gli uomini di Zanini sarà contro l’Edo Mestre allo stadio Baracca, in passato teatro di accesissimi derby con Mestre e Venezia. Al Tenni nel primo turno infrasettimanale della stagione avevamo assistito all’ennesima rimonta degli avversari. Il Treviso, avanti 2-0 grazie a una punizione di Favaro e al gol in contropiede di Robelli, come nel derby contro il Giorgione aveva sciupato il vantaggio a causa di un atteggiamento troppo remissivo, un limite che sarebbe venuto meno dopo le dimissioni di Rumignani e il cambio di panchina. Dal canto suo l’Edo aveva pagato a caro prezzo due distrazioni difensive, riuscendo a raddrizzare il match grazie a un gol di De Bernard (a cui poco prima era stato annullato un gol per sospetto fuorigioco), e nel secondo tempo con un rigore di Max Sambugaro. Dopo il pareggio, i veneziani avevano tirato i remi in barca accontentandosi di un pareggio che a un certo punto sembrava insperato, anche se nel finale avevano rischiato di capitolare nuovamente per mano di Favaro. Dopo la gara di andata i gialloblu, veterani del girone B e abituati a lottare per la promozione diretta in serie D, non solo non sono riusciti a scalare la classifica, ma sono precipitati nella zona playout e fino allo scontro diretto con l’Union CSV hanno lottato per evitare un umiliante ultimo posto che sarebbe valso la retrocessione diretta. Dal sogno promozione all’incubo Promozione, quella con la p maiuscola, nella quale andrebbe di scena un suggestivo derby cittadino con il Mestre. Il crollo verticale si spiega con l’incredibile serie negativa tra la fine del girone di andata e quello di ritorno, ben 15 gare senza successi (9 pareggi e 6 sconfitte). La vittoria, ritrovata due settimane fa al Baracca contro l’Union CSV, mancava esattamente dalla gara di Conegliano, un girone intero! Davvero inspiegabile questa serie terribile per una squadra che in attacco può vantare bomber di razza come De Bernard (oltre 150 gol in carriera), il veterano Max Sambugaro e Davanzo. Sicuramente non se lo spiega uno dei fondatori dell’Edo Mestre, Giangiacomo Dal Prà, il battagliero direttore sportivo gialloblu che a inizio settembre, dopo l’annuncio dell’imminente ripescaggio del Treviso in Eccellenza, s’era messo a capo di un gruppo di società contrarie all’inserimento di una squadra che visto il blasone avrebbe potuto ammazzare il campionato. Ma come temevano (e avevano previsto) molti tifosi biancocelesti, così non è stato.
Tornando all’Edo, è innegabile che nelle ultime due settimane le cose abbiano cominciato a girare per il verso giusto, anche se non sempre per merito proprio. Dopo l’agevole vittoria sul Conegliano, che anche una settimana fa al Tenni è apparsa squadra materasso, è arrivato un pareggio nello scontro diretto di Marostica. I gialloblu hanno disputato una buona gara, controllando il gioco per gran parte del match, ma come in tante altre occasioni hanno peccato di concretezza ottenendo solo l’ennesimo pareggio stagionale. Ma a far tornare il sorriso in casa Edo ci ha pensato proprio la Marosticense, schierando in campo un giocatore che doveva ancora scontare un turno di squalifica, Crestani. La società ha subito presentato ricorso contro l’omologazione della gara, e da poche ore è stato ufficializzato lo 0-3 a tavolino che le permette di sperare in una griglia playout migliore. Tuttavia domani non potrebbe bastare la vittoria su un Treviso già tranquillo, visto che l’ultima giornata l'Edo riposerà, dunque molto dipenderà dai risultati di Miranese, Dolo e Sandonà. Vedremo se in questo finale mister Gallina riuscirà a dare la scossa in precedenza mancata con Favaretto e Salvagnin, indubbiamente l’esperienza di De Bernard e compagni potrebbe aiutarli nel momento topico dei playout. Qualche condizionamento, semmai, potrebbe esserci per qualche giocatore di troppo a rischio squalifica, un problema in più in vista delle due gare che decideranno il futuro dei gialloblu.
Anche perché al Baracca arriverà un Treviso tranquillo, salvo matematicamente dopo la vittoria nel derby di domenica scorsa, e speranzoso di poter chiudere in una posizione di classifica migliore. I biancocelesti sono al gran completo in ogni reparto, in difesa e a centrocampo, dove oltre a Bianco e Nardin bisogna segnalare un ritrovato Conean. In attacco Sagna dovrà riscattarsi dopo i troppi errori sotto porta, Tartalo migliora giornata dopo giornata, mentre Favaro, già nella storia, punta ad arrotondare il proprio bottino per scalare la classifica dei migliori bomber biancocelesti. Già, la stori...Quella contro l’Union CSV è stata l’ultima partita di sempre allo stadio Tenni per l’A.S.D. Treviso 2009 che, come annunciato dal futuro presidente Renzo Corvezzo nella conferenza stampa di sabato scorso, cesserà di esistere al termine di questo campionato. Su quale società possa prenderne il posto, nulla si sa, ma la sensazione comune è che queste possano essere le ultime partite del Treviso calcio per come lo intendono i veri tifosi. Le ipotesi di “compromesso” con l’Union Quinto non sono tramontate, lo stesso Corvezzo ha ammesso che ora come ora nessuna ipotesi è da scartare. Vedremo...
Inoltre, potrebbe esser l’ultima occasione per vedere il Treviso al Baracca di Mestre, visto che lo storico impianto entro qualche anno dovrebbe essere demolito per far posto a un parco pubblico. Ennesima discutibile decisione di un comune, che ricorda direttamente le vicende relative allo Zanutto di San Donà di Piave, senza dimenticare come lo stesso Tenni di Treviso venga spesso messo in discussione.
Come annunciato nel sito ufficiale dell’Edo Mestre, per questa partita ci saranno due entrate separate: per i tifosi trevigiani sarà aperta la curva Oberdan, mentre resterà chiusa la Caponera. Si ricorda che il calcio d'inizo sarà alle 16.30.
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